Allo stesso modo la coreografia si esprime tramite le linee e il rigore geometrico della danza classica indiana Bharatanatyam, condotta a dialogare con l' immediatezza e l'organicità della danza contemporanea.
La danzatrice indossa un costume bifronte, da un lato organico e dallíaltro geometrico.
La diagonale lucente divide lo spazio scenico..
Il movimento tra il di quì e il di lì dei due mondi da vita a un terzo luogo entro il quale si esprime il contagio. La scena si apre sulla fissità degli elementi fedeli al proprio codice. Improvvisamente si attua la trasformazione della loro identità.
La distanza tra i sassi e il totem viene travolta in un gioco di sovrapposizioni, scambi e continui spostamenti operati dalla danzatrice, che allargano e mescolano le diverse angolature, fornendo così una visione in continua mutazione.
L'attrazione dei poli sembra non reggere, mentre la dinamica travolge i limiti esposti, ed in questo terzo luogo avviene líincontro, l'intreccio, creando tramite l'azione, nuovi legami e contagi.
Installazione di Fausta Squatriti
Coreografia e danza di Nuria sala Grau
Costume di Fausta Squatriti e Nuria Sala Grau
Composizione ed esecuzione musicale di Federico Sanesi
Creazione del 2004
Performances selezionate:
21 marzo 2004 alla Fondazione Mudima di Milano, nella Giornata Mondiale della Poesia.