Tramutare il linguaggio della scultura su un piano sonoro e cinetico: questo è l’intento dei due artisti protagonisti della performance. Le forme e i volumi delle opere di Gallerani esposte in mostra si animeranno con i movimenti della danzatrice Nuria Sala Grau e le installazioni sonore di Federico Sanesi, tracciando le linee per nuove configurazioni spaziali: gesti e suoni, in accordo e in contrasto, saranno gli attori principali e incarneranno le storie di amori, di viaggi, di guerre, di dolori, di tutto ciò che attraversa la nostra terra.
Struttura e improvvisazione si alterneranno per creare un intreccio di linguaggi misteriosi e imprevedibili, dove le emozioni si sprigionano in una narrazione in continuo divenire e il rapporto tra materia, suono e movimento è un passaggio continuo dal passato al presente.
I gesti delle mani, le espressioni del volto e i movimenti della danzatrice Nuria Sala Grau si fondono alle molteplici voci che scaturiscono dalle percussioni di Federico Sanesi, in un dialogo tra suono, gesto e, materia che coinvolge le sculture di Gallerani. Un viaggio che porta lo spettatore in una dimensione altra, di confine, una “poetica in continua evoluzione verso luoghi immaginari” così come la definiscono Sanesi e Sala.